E' il momento di bilanci oggettivi, che vadano al di là dell'onda emotiva del momento. Una riflessione critica sulla Pasqua appena passata viene dall'Unione Sammarinese Commercianti. Attività del Centro Storico “aperte e desiderose di avviare una stagione di lavoro, dopo tre mesi di inattività, ma passato l'entusiasmo iniziale -dice l'USC - si è piombati nella interminabile attesa del colpo di fortuna per portare a casa la pagnotta”. Riflessione più ampia rispetto al ponte pasquale, guardando al sistema di accoglienza turistica. Torri chiuse – denunciano - “giustificando con la messa in sicurezza per il rischio temporali”; ma anche funivia chiusa oltre le 19.30, costringendo i turisti alla fuga, “svuotando il centro storico e compromettendo il lavoro serale di chi aveva deciso di restare aperto, fra negozi e ristoranti, per offrire qualche servizio in più”. Utopia – osserva con amarezza l'USC – “sperare in una sinergia fra pubblico e privato, così come porre il turista al centro dell'interesse”. Un week end positivo non basta – proseguono – nell'invito accorato a lavora insieme per un obiettivo comune che è la valorizzazione di un sito con peculiarità uniche al mondo.
Il comunicato USC
AS
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