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Bolletta gas in calo del 34,2%. Federconsumatori Rimini: "Il Governo non canti vittoria"

Chi ha sottoscritto contratti a prezzo fisso continua a pagare tariffe fuori mercato

di Monica Fabbri
3 feb 2023

Crolla la bolletta del gas in Italia; le tariffe scendono del 34,2% rispetto a dicembre. Merito delle temperature sopra le medie stagionali, dei consumi ridotti e delle famiglie più attente al risparmio. Una boccata di ossigeno anche se, rimarca Arera, la riduzione di gennaio, in termini di effetti finali, ancora non contrasta del tutto gli alti livelli di prezzo raggiunti negli ultimi dodici mesi, con la spesa del gas che per la famiglia tipo ha raggiunto 1.769 euro, 36% in più rispetto all'anno precedente. Ecco dunque che Federconsumatori Rimini invita il Governo a non indebolire gli aiuti.

La notizia del ribasso rimane comunque positiva per chi ha un contratto sul mercato tutelato: la riduzione riguarda infatti il 35% del totale. Per tutti gli altri valgono regole diverse: in particolare chi ha sottoscritto contratti a prezzo fisso continua a pagare tariffe fuori mercato. Il calo delle tariffe, in ogni caso, non deve far abbassare la guardia: i mercati – fa notare Federconsumatori - sono ancora in una fase estremamente instabile e soggetta a repentini cambiamenti. Basti pensare ai forti incrementi degli ultimi due mesi del 2022: +13,7% a novembre e +23,3% a dicembre. La difficoltà delle famiglie non è ancora superata, il Governo – scrive l'associazione - non può e non deve cantar vittoria annunciando frettolosamente di aver risolto la questione del gas. Ancora urgente e necessario un intervento incisivo di aiuto alle famiglie che agisca su vari fronti: dai bonus energia ai distacchi per morosità incolpevole, da un Fondo contro la povertà energetica ad una riforma strutturale della bolletta.

Misure che – indica Federconsumatori – dovranno essere sostenute dalle risorse ricavate anche dal rafforzamento degli strumenti di supertassazione degli extraprofitti realizzati non solo dalle grandi imprese energetiche, ma anche dalle grandi aziende che operano nei settori farmaceutico, finanziario, creditizio e dell’e-commerce. Questioni che le Associazioni dei Consumatori intendono discutere con il ministro Giorgetti, al quale hanno richiesto un incontro urgente.





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