In serata il bunker di Gheddafi a Tripoli è stato nuovamente colpito dagli attacchi della coalizione. Nessun notizia certa sulla sorte del rais. Ma alcuni suoi fedelissimi, compreso il cognato, avrebbero preso contatto con gli Stati Uniti. Le difese anti-aeree libiche sono state distrutte e i jet della coalizione possono operare con relativa impunità afferma il comandante della Raf britannica. Ma i lealisti pro-Gheddafi continuano a minacciare le citta' di Ajdabiya, Misurata e Zawiya: nel mirino delle forze della coalizione – ha precisato il Pentagono - ci sono forze meccanizzate, postazioni di artiglieria e piattaforme mobili per il lancio di missili. Non ancora chiarito il ruolo che dovrà avere la Nato. La Francia – che oggi ha evacuato la torre Eiffel per un allarme bomba - spinge affinchè sia solo “tecnico”, il ministro Frattini ha ribadito invece che deve esserci una catena di comando unificato e che si deve arrivare quanto prima al cessate il fuoco. Posizione che la Russia intende sostenere domani al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. All’Italia, intanto, è stato assegnato il comando Nato delle operazioni marittime di pattugliamento per vigilare sul rispetto dell’embargo sulle armi alla Libia.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
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