''Credo che non sia corretto'' parlare di possibile missione stile Kosovo per la Siria: ''Sono contesti profondamente diversi. Tra l'altro nel caso del Kosovo era molto chiaro chi si dovesse aiutare con l'intervento armato, mentre nel caso siriano siamo in una situazione molto più confusa''. Così il ministro degli Esteri, Emma Bonino, in un'intervista al Mattino in cui ribadisce che l'Italia ''non parteciperà ad azioni militari che siano collocabili al di fuori del quadro delle Nazioni Unite''. Allo stesso tempo il ministro riconosce: ''Siamo di fronte a un crimine di guerra e il governo italiano si associa pienamente alla condanna internazionale''. Bonino inoltre spiega che ''il nostro Paese è già impegnato al limite delle sue possibilità in diversi teatri internazionali''. Sul rischio contagio Bonino avverte: ''Il conflitto potrebbe estendersi al Libano dove gli attentati delle ultime settimane sono fonte di grande preoccupazione''. Secondo Bonino ''per evitare l'allargamento del conflitto la via maestra rimane quella della soluzione politica''. Riguardo alla situazione attuale in Siria per il ministro ''né Assad né i ribelli sono in grado di prevalere militarmente''.
Se ci fosse il via libera dell'Onu ad un intervento in Siria, non scatterebbe "nessun automatismo" ma si aprirebbe uno "scenario di legalita' internazionale ad oggi totalmente inesistente" che aprirebbe la strada ad un "serio dibattito in Parlamento". Lo ha detto il Ministro degli Esteri Emma Bonino rispondendo ad una domanda "Radio anch'io".
Se ci fosse il via libera dell'Onu ad un intervento in Siria, non scatterebbe "nessun automatismo" ma si aprirebbe uno "scenario di legalita' internazionale ad oggi totalmente inesistente" che aprirebbe la strada ad un "serio dibattito in Parlamento". Lo ha detto il Ministro degli Esteri Emma Bonino rispondendo ad una domanda "Radio anch'io".
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