“Non c’è più spazio per il 'fantastico' a San Marino”. La denuncia arriva direttamente dall’associazione 'Fantàsia' - che rimprovera la Segreteria di Stato per il Turismo di aver lasciato cadere, senza alcuna risposta scritta, le richieste di patrocinio per le iniziative turistico-culturali giovanili, avanzate il 15 dicembre scorso. 'Un silenzio inspiegabile - sostiene l’associazione – che ha fatto naufragare manifestazioni di livello internazionale e di grande richiamo in Repubblica come Saga 2005 e l’Hobbiton: quest’ultimo lo scorso anno ha radunato in quattro giorni ben 20 mila appassionati di Tolkien e del Signore degli Anelli. Tra le ragioni di tale rifiuto – secondo Fantàsia – quella di aver voluto finanziare amici e sodali impegnati nell’organizzazione di altri eventi, come le Giornate Medievali'.
“Un attacco ingiustificato – replica il Segretario di Stato per il Turismo, Paride Andreoli – poiché il presidente di Fantàsia, Adolfo Morganti era stato informato verbalmente sull’impossibilità di inserire nel calendario degli eventi le iniziative proposte per ragioni anche di carattere economico”. “Nel dover operare scelte oculate – precisa Andreoli – è inevitabile che la Segreteria compia anche valutazioni e censure che però nulla hanno a che vedere con aspetti personalistici”. Immotivato anche l’attacco rivolto ai costi di altre manifestazioni, che – sottolinea Andreoli – “hanno comportato una spesa inferiore rispetto a quella ipotizzata dallo stesso Morganti”. “A livello personale – conclude – mi stupisce che un rapporto basato sulla correttezza e sul dialogo si sia tramutato in uno scontro ingiustificato, dovuto al mancato accoglimento delle proposte e ad interessi personali”.
“Un attacco ingiustificato – replica il Segretario di Stato per il Turismo, Paride Andreoli – poiché il presidente di Fantàsia, Adolfo Morganti era stato informato verbalmente sull’impossibilità di inserire nel calendario degli eventi le iniziative proposte per ragioni anche di carattere economico”. “Nel dover operare scelte oculate – precisa Andreoli – è inevitabile che la Segreteria compia anche valutazioni e censure che però nulla hanno a che vedere con aspetti personalistici”. Immotivato anche l’attacco rivolto ai costi di altre manifestazioni, che – sottolinea Andreoli – “hanno comportato una spesa inferiore rispetto a quella ipotizzata dallo stesso Morganti”. “A livello personale – conclude – mi stupisce che un rapporto basato sulla correttezza e sul dialogo si sia tramutato in uno scontro ingiustificato, dovuto al mancato accoglimento delle proposte e ad interessi personali”.
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