La compagnia ha chiesto all'Unione Europea solo un certificato. Ieri è arrivata la risposta della compagnia area low cost Easyjet che ha dichiarato di "non avere in programma di spostarsi da Luton, la nostra casa da 20 anni". Lo hanno riferito attraverso un portavoce, smentendo quindi le indiscrezioni di cambio di sede circolate nelle ore scorse, legando l'eventuale spostamento al caso Brexit, l'uscita dalla Gran Bretagna dall'Ue della settimana scorsa. Ad ogni modo - spiegano da Easyjet - il vettore aereo ha comunque "avviato un processo formale di acquisizione di un certificato di operatore aereo nell'Unione europea". E poi continuano: "Easyjet - afferma - sta trattando con il governo del Regno Unito e con l'Ue per assicurare il proseguimento del mercato aereo pienamente libero e deregolato, che permetterebbe a Easyjet e a tutte le compagnie aeree di continuare ad operare così come fanno oggi".
Prima del referendum, comunque, Easyjet "ha avuto discussioni informali con alcuni regolatori europei per l'ottenimento di un certificato di operatore aereo in un Paese Ue per consentire alla società di volare in Europa come ora. Adesso è partito un processo formale per acquisire il certificato". Pertanto "finché non saranno chiariti i contorni dei negoziati tra Regno Unito e Unione europea Easyjet non ha necessità di fare cambiamenti strutturali o operativi".
Prima del referendum, comunque, Easyjet "ha avuto discussioni informali con alcuni regolatori europei per l'ottenimento di un certificato di operatore aereo in un Paese Ue per consentire alla società di volare in Europa come ora. Adesso è partito un processo formale per acquisire il certificato". Pertanto "finché non saranno chiariti i contorni dei negoziati tra Regno Unito e Unione europea Easyjet non ha necessità di fare cambiamenti strutturali o operativi".
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