In principio fu il francese beujoalis, poi – piu’ recentemente – anche in Italia, ha preso piede la tendenza di bere, giovanissimo, il vino dell’ultima vendemmia. Quest’anno i 329 produttori del bel paese ne immetteranno sul mercato 17milioni 823mila bottiglie, 600mila in piu’ del 2003. L’italia settentrionale è l’area che ne produce di piu’: ogni 100 bottiglie, 62 arrivano dal nord; 21 dal centro e 17 dal sud. Rispetto al fatturato totale annuo dei vini italiani, il novello incide per lo 0,27%. E’ adatto anche ai palati meno esigenti e va bevuto entro pochi mesi dall’imbottogliamento. Alcuni – a seconda della tipologia – entro febbraio, altri entro aprile, ma mai oltre l’estate successiva.
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