E’ la regina incontrastata delle serate autunnali tra amici e in famiglia, la castagna - magari accompagnata da un buon bicchiere di vino novello e il calore di un caminetto acceso - ma quest’anno occorrerà centellinare il frutto simbolo di questa stagione. Motivo? Raccolto dimezzato e, di conseguenza, prezzi gonfiati. Le cause sono due: da un lato il clima caldo e siccitoso di settembre che ha provocato la maturazione anticipata delle castagne; e poi, ci ha messo, per così dire, lo zampino il Cinipide galligeno del castagno, ovvero l’insetto killer che per effetto della globalizzazione commerciale è arrivato in Europa dalla Cina. A rischio – secondo Coldiretti - 780mila ettari di bosco di castagno presenti sul territorio nazionale, con oltre 34mila imprese agricole che danno occupazione a centomila persone. Riflessi inevitabili, dunque, sul portafogli dei consumatori, costretti all’acquisto di caldarroste cinesi, coreane o turche, spesso vendute per l’appunto a caro prezzo. A San Marino i castagneti sono pochissimi per via della sua conformazione geomorfologica - terreno piuttosto argilloso - ad eccezione delle zone di Montecerreto e Pennarossa. Ma anche qui – avvertono dall’Ufficio Gestione Risorse Ambientali e Agricole – il famigerato insetto ha già fatto la sua comparsa.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
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