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Da Bruxelles arriva una buona notizia per Erba Vita

23 feb 2010
Da Bruxelles arriva una buona notizia per Erba Vita
Da Bruxelles arriva una buona notizia per Erba Vita
Erba Vita: azienda sana, tra le più belle realtà produttive della Repubblica. 200 dipendenti, un fatturato a sei zeri, ma con tanti, troppi problemi. Da ieri, però, ha un grattacapo in meno. A Bruxelles è stato siglato dal Consiglio dei Ministri l’accordo Omnibus che interviene sulla Convenzione di Washington, che regolarizza l’entrata nella Comunità Europea delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione; una firma che in pratica prevede il libero commercio di animali e piante, liberando l’azienda di Chiesanuova e i suoi clienti da una burocrazia invalidante; una lunga serie di documenti che sono costati il 40% di fatturato in meno e, se mancanti, il sequestro di prodotti e vari verbali per importazione illecita. Una buona notizia che non mette però fine alle preoccupazioni. L’elenco delle difficoltà è infatti lungo e il direttore generale Bruno Bollini non nasconde i problemi ad operare in una realtà che non offre alle aziende alcuna certificazione di qualità, a parte Iso. “Lavoriamo con standard analoghi a quelli europei e italiani - spiega - ma nessuno lo attesta.” La mancanza di normative sammarinesi e l’assenza di accordi ufficiali con Italia e Comunità Europea rendono difficile l’esportazione dei prodotti. “ Di fatto - dice - operiamo in una sorta di illegalità e rischiamo, in qualunque momento, di vedere interrotto il libero scambio delle merci fra i due Stati.”
“Abbiamo preso seriamente la questione” commenta il Segretario all’Industria. E’ un lavoro di sinergia, che coinvolge più realtà: industria, territorio, sanità. Quest’ultima ha già pronta una proposta da sottoporre al Governo per un adeguamento alle normative europee. Arzilli sottolinea la necessità di dare risposte veloci a tutte le aziende che lavorano nel settore di Erba Vita. “E’ nostro interesse - spiega - che venga colmato il vuoto normativo perché il nostro obiettivo è quello di agevolare tutte le imprese del territorio che operano in maniera seria”. Infine una considerazione amara: “dispiace che queste risposte manchino dal 2002. Erba Vita ha ragione a non essere soddisfatta”.

Monica Fabbri

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