E’ ancora bufera sul tribunale dopo le vicende che hanno chiuso lo scorso anno. Un nuovo capitolo si aggiunge alla saga che aveva visto prima la contestazione in seno al consiglio giudiziario plenario della relazione del magistrato dirigente da parte di alcuni commissari della legge, poi le affermazioni del consigliere Giuseppe Rossi,in aula parlamentare, secondo cui proprio Valeria Pierferlici aveva fatto trapelare da palazzo di giustizia alcune informazioni relative al tirocinio Stolfi. Dopo quei fatti erano scattate due inchieste giudiziarie: quella aperta dal dirigente sulle affermazioni di Rossi in mano al commissario della legge Battaglino, e l’esposto presentato dal politico contro la Pierfelici, fascicolo del Commissario Buriani. A complicare la vicenda la consegna a Rossi di un invito a comparire da parte del giudice Battaglino, durante i lavori del Consiglio Grande e Generale. Ora, lo scontro tra giudici si acuisce: La Pierfelici avrebbe presentato istanza di ricusazione nei confronti di Alberto Buriani, titolare proprio dell’inchiesta che la riguarda. All’origine di questa iniziativa ci sarebbero presunte lamentele sul suo operato espresse durante il consiglio giudiziario. Ma dai diretti interessati nessuna conferma né smentita. A pronunciarsi sulla ricusazione sarà il giudice per i rimedi straordinari, Stefano Canestrari. In caso di accoglimento, il fascicolo tornerebbe nelle mani del magistrato dirigente, che lo dovrebbe riassegnare a un nuovo giudice. Per ovvi motivi e’ ipotizzabile che il fascicolo finisca – per attrazione - nel tavolo di Battaglino, essendo solo due i giudici inquirenti del penale. Condizionale d’obbligo: la legge in questo caso specifico è carente e il tribunale non ha mai affrontato in passato situazioni di questo genere.
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