Le esequie a Gualdicciolo, nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore. Fuori la pioggia - prima un accenno, poi battente -, dentro, lacrime di commozione a segnare il dolore immenso della perdita. Impossibile trovarne il senso. La bara vergata di messaggi l'affetto, l'abbraccio di una intera comunità. Come per Simone a dare l'estremo saluto a Giada c'è un fiume di gente nel piazzale, la chiesa gremita, il pensiero a distanza ma partecipato di chi non è potuto essere presente.
Una vita che si spegne a soli 16 anni toglie un po' di futuro, ma il dolore fa scavare in profondità fino a nutrire la speranza. “Giada vive nel coraggio della sua famiglia e nei sorrisi dei suoi amici”, le parole del Vescovo Andrea Turazzi che esprime ai genitori sincera gratitudine per l'ultimo atto d'amore compiuto, l'aver acconsentito la donazione degli organi, “Giada, chicco di grano moltiplicatore di vita”.
Si susseguono poi i tanti pensieri dei compagni di scuola, insegnanti e le amiche, con cui condivideva la passione per la danza e la musica, risate e pianti da condividere, dettagli di vita da cui emerge il ritratto di una giovane dolce e pura, determinata nei valori e altruista; che amava guardare le stelle “e cercava il buono in tutto e tutti”. Non ti dimenticheremo mai – ripetono – “Buon viaggio, stellina”, ora “Tocca il cielo per noi”.