Sale a 26 il bilancio delle vittime, oltre 200 i feriti e 40 arresti dopo gli scontri durante una manifestazione di cristiani copti al Cairo. “Il paese è in pericolo”, lancia l’allarme primo ministro, Essam Charaf. I copti, che protestavano per il rispetto della minoranza cristiana, sarebbero stati attaccati con molotov e pietre. Alla loro reazione sarebbero intervenuti soldati e poliziotti sparando e lanciando lacrimogeni per disperdere i protestatari. 40 gli arresti. Intanto, nel quartiere di Hamra - dove è più alta la concentrazione di abitanti copti del Cairo - per ragioni precauzionali sono state chiuse le scuole ed è stato raccomandato alle persone di rimanere in casa, in un clima da coprifuoco non ufficializzato. E giunge la dichiarazione del ministro agli esteri italiano Frattini, secondo cui sarebbe in corso un esodo di copti: “si parla di 100mila persone, ma non sappiamo se queste cifre sono vere”.
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