Anche se a San Marino l’ondata di calore non ha provocato situazioni critiche per la fascia più a rischio della popolazione, l’afa che sta investendo l’Italia riveste i caratteri dell’ emergenza sanitaria per i livelli della temperatura esterna e per il tasso di umidità. A sostenerlo è Walter Pasini, collaboratore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Le insidie della calura possono però essere combattute con stili di vita sani. Per non incorrere nei pericoli, anche gravi, che le temperature estreme possono provocare sull’organismo soprattutto di bambini ed anziani, occorre seguire alcune regole tanto semplici quanto indispensabili. E’ la disidratazione il nemico da combattere. Compare più velocemente nell’anziano perché avverte meno il senso della sete e quindi beve poco, perde più facilmente i liquidi attraverso la respirazione e la sudorazione e perché può essere in terapia con farmaci. L’anziano non deve aspettare lo stimolo della sete ma pianificare l’assunzione di acqua ( da 10 a 15 bicchieri al giorno); bere molto per rimpiazzare le perdite di liquidi quindi anche dopo le passeggiate o altre forme di attività fisica; deve limitare al massimo l’assunzione di caffè e bevande zuccherine; evitare scottature dovute ad esposizioni al sole e scegliere pasti leggeri. La corretta idratazione dell’anziano deve essere l’obiettivo di parenti, amici, assistenti sociali, medici ed infermieri poiché oltre a prevenire morti e malattie migliora le condizioni cardiocircolatorie, l’acume mentale, aiuta la digestione e riduce il senso della fatica.
Le insidie della calura possono però essere combattute con stili di vita sani. Per non incorrere nei pericoli, anche gravi, che le temperature estreme possono provocare sull’organismo soprattutto di bambini ed anziani, occorre seguire alcune regole tanto semplici quanto indispensabili. E’ la disidratazione il nemico da combattere. Compare più velocemente nell’anziano perché avverte meno il senso della sete e quindi beve poco, perde più facilmente i liquidi attraverso la respirazione e la sudorazione e perché può essere in terapia con farmaci. L’anziano non deve aspettare lo stimolo della sete ma pianificare l’assunzione di acqua ( da 10 a 15 bicchieri al giorno); bere molto per rimpiazzare le perdite di liquidi quindi anche dopo le passeggiate o altre forme di attività fisica; deve limitare al massimo l’assunzione di caffè e bevande zuccherine; evitare scottature dovute ad esposizioni al sole e scegliere pasti leggeri. La corretta idratazione dell’anziano deve essere l’obiettivo di parenti, amici, assistenti sociali, medici ed infermieri poiché oltre a prevenire morti e malattie migliora le condizioni cardiocircolatorie, l’acume mentale, aiuta la digestione e riduce il senso della fatica.
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