Vendemmia prematura per il Titano quest’anno che, a causa della siccità e del caldo torrido, si è visto costretto ad iniziare la raccolta delle uve già dal primo di agosto. Il caldo però non è l’unico colpevole. Ad accelerare lo sviluppo vegetativo e di maturazione dell’uva infatti ha contribuito anche l’aridità del suolo. Le scarse piogge che hanno caratterizzato inverno e primavera, ci spiegano dall’UGRAA, hanno impedito al suolo di immagazzinare una riserva idrica sufficiente. Grappoli decisamente più piccoli dunque, che lasciano presagire un calo nella produzione tra il 40% e il 60%. Le condizioni attuali delle uve fanno tuttavia sperare in un'annata di buona qualità.
Francesca Canti
Francesca Canti
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