Sul tavolo della Consulta gli indirizzi generali su cui verrà predisposto il piano triennale Sanitario e Socio-Sanitario, linee guida che sono state inserite, per l'approvazione, nella sessione consiliare di dicembre. Apprezzati gli obiettivi, a partire da una politica in favore delle famiglie per superare il cosiddetto inverno demografico, una delle grandi sfide del Governo, chiamato ad individuare soluzioni per invertire la rotta. Del resto i numeri parlano chiaro: la natalità a San Marino è in calo dal 2013, e la situazione dall'anno scorso è persino peggiorata.
Il piano triennale pone sotto la lente anche altri temi su cui sono richiesti interventi mirati: libera professione, diminuzione delle liste d'attesa, creazione di un hospice. Quello della libera professione è un tema su cui si dibatte da ormai vent'anni, e non è nuova la richiesta di una legge che superi gli attuali vincoli normando la materia. A tal proposito il Governo sta lavorando ad un pdl.
Altro tema caldo: le liste d'attesa. “L'ospedale il pomeriggio è come morto, lavora in minima parte”, afferma il Presidente della Consulta Gabriele Raschi, che facendo riferimento a servizi a pieno regime solo la mattina, ritiene opportuno ridistribuire le visite dei pazienti, spalmandole sulla giornata.
Infine, la costituzione di un hospice, per accogliere i malati terminali. I numeri a San Marino sono statisticamente bassi, ma quello di creare un reparto specializzato dedicato all’assistenza dei pazienti in questa delicata fase della vita risponde alle esigenze di dignità dell'ammalato, ed è stato inserito tra le priorità dal Direttore Generale. Per Raschi è “fondamentale che chi non può esser accudito a casa, possa essere ospitato in un luogo familiare. E' il vero modo per declinare in concreto – commenta - l'umanizzazione delle cure”.