La Campagna europea contro la violenza alle donne si arricchisce di un nuovo tassello: il corso di formazione organizzato appositamente per gli agenti delle forze di polizia e gli operatori dei servizi socio-sanitari. L’obiettivo è quello di mettere a punto un approccio comune e professionalmente adeguato quando ci si relaziona alle vittime della violenza.
50, fra agenti e operatori dei servizi, i partecipanti a questo primo incontro. Patrizia Busignani ha spiegato le ragioni e le finalità della campagna contro la violenza alle donne, mentre Luana Stacchini e Stefania Sarti si sono soffermate sui vari tipi di violenza e sulla relazione di aiuto con le vittime. Il Commissario della legge, Rita Vannucci, ha illustrato la normativa vigente in materia di violenza contro le donne e Rita Moranti ha fatto il punto sul progetto sperimentale del telefono rosa. Al Responsabile del servizio neuropsichiatrico, Sebastiano Bastianelli, il compito di tirare le somme di questo primo incontro e di mettere a fuoco un problema ancora nascosto nei numeri ma non per questo meno reale.
Ci ha provato l’Istat a fotografare un fenomeno che, nella sola Italia, conta 10 milioni di donne tra i 14 e i 59 anni vittime di violenze, molestie o ricatti sessuali nel corso della loro vita. Il luogo più insicuro è il posto di lavoro dove 900mila donne hanno subito ricatti sessuali per essere assunte o per avanzare di carriera. 500mila gli stupri o i tentativi di violenza carnale, e quelli commessi da estranei sono una assoluta minoranza. Lo stupro classico è perpetrato da amici, conoscenti o ex fidanzati, si ripete nel tempo e in luoghi familiari alla vittima.
La violenza sulle donne è una delle forme di violazione dei diritti umani più diffusa e occulta nel mondo che poche, pochissime, hanno il coraggio di denunciare .
50, fra agenti e operatori dei servizi, i partecipanti a questo primo incontro. Patrizia Busignani ha spiegato le ragioni e le finalità della campagna contro la violenza alle donne, mentre Luana Stacchini e Stefania Sarti si sono soffermate sui vari tipi di violenza e sulla relazione di aiuto con le vittime. Il Commissario della legge, Rita Vannucci, ha illustrato la normativa vigente in materia di violenza contro le donne e Rita Moranti ha fatto il punto sul progetto sperimentale del telefono rosa. Al Responsabile del servizio neuropsichiatrico, Sebastiano Bastianelli, il compito di tirare le somme di questo primo incontro e di mettere a fuoco un problema ancora nascosto nei numeri ma non per questo meno reale.
Ci ha provato l’Istat a fotografare un fenomeno che, nella sola Italia, conta 10 milioni di donne tra i 14 e i 59 anni vittime di violenze, molestie o ricatti sessuali nel corso della loro vita. Il luogo più insicuro è il posto di lavoro dove 900mila donne hanno subito ricatti sessuali per essere assunte o per avanzare di carriera. 500mila gli stupri o i tentativi di violenza carnale, e quelli commessi da estranei sono una assoluta minoranza. Lo stupro classico è perpetrato da amici, conoscenti o ex fidanzati, si ripete nel tempo e in luoghi familiari alla vittima.
La violenza sulle donne è una delle forme di violazione dei diritti umani più diffusa e occulta nel mondo che poche, pochissime, hanno il coraggio di denunciare .
Riproduzione riservata ©