L'APAS di San Marino segnala un grave caso di violenza ai danni di un cane. Si tratta di un Alaskan Malamute, ritrovato pochi giorni fa in gravi condizioni in un cassonetto dopo essere stato, riferisce l'associazione, massacrato e seviziato. Il cane si trova ora in prognosi riservata, ma le sue condizioni sono in miglioramento.
L'Associazione Protezione Animali Sammarinese ha espresso profondo sdegno per l'atto di crudeltà, chiedendo giustizia per il cane e una punizione severa per il responsabile, al termine delle indagini in corso. In una nota chiarisce che seguirà da vicino la vicenda e, se necessario, si costituirà parte civile nel procedimento penale. L’associazione si dice pronta ad accogliere l’animale una volta che le sue condizioni saranno stabilizzate.
Chiede quindi di rivedere la norma che punisce chi maltratta, abbandona, trascura o uccide un animale nella Repubblica di San Marino. "Risale al 2003 e richiede fortemente di essere rivista," - scrive nelle note - "prevedendo una recrudescenza delle pene così come avvenuto in Italia, dove infatti la normativa corrispondente nel frattempo si è aggiornata, comminando la reclusione fino a 18 mesi e multe fino a 30.000 euro per chi uccide o maltratta un animale".
"La violenza contro gli animali è un problema sociale e morale," - aggiunge - "che richiede attenzione e azioni concrete da parte della società e soprattutto delle istituzioni".