“Studiare provvedimenti atti a disciplinare la coltivazione, trasformazione, il commercio e l'utilizzo di prodotti a base di cannabis, di tipo sia terapeutico che non terapeutico”. Questo il compito affidato ad un Gruppo di Lavoro già operativo dal 2016, quando tuttavia ci si concentrò unicamente sui possibili usi terapeutici della canapa. L'obiettivo, ora, è più ambizioso: come già avvenuto in Italia, si punta infatti a regolare – ad esempio - anche la produzione di capi d'abbigliamento, cosmetici ed alimenti, prodotti con questa pianta. Il tutto in stretta sinergia con l'agenzia ONU per il controllo degli stupefacenti. Il Segretario alla Sanità – vista anche la delicatezza dell'argomento - intende sgombrare il campo da ogni equivoco. Quella allo studio – afferma - “non è una normativa che riguarderà la querelle sull'utilizzo della marijuana come sostanza psicotropa. Parliamo di canapa sativa, con una bassa concentrazione di thc, al di sotto dei parametri previsti dalle norme internazionali”. Comunque necessario un adeguamento dell'attuale normativa sammarinese, pensata per fronteggiare il consumo a scopo ludico della sostanza, ma non più adeguata – a quanto pare – alle nuove esigenze. Paradigmatica la situazione di quei cittadini, in cura presso medici oltre confine – con terapie a base di cannabis -, che rischiano di finire nei guai anche solo per il trasporto a casa di questi farmaci. Il Gruppo di lavoro sarà composto da Authority Sanitaria, ISS e Dipartimenti Esteri, Interni, Giustizia, Territorio ed Economia. “Verrà convocato a breve – afferma Santi – e definirà la sua tempistica; il nostro input è di fare molto veloce”. Fra i suoi compiti anche le valutazioni concernenti la protezione dei minori, l'utilizzo a scopo terapeutico, la produzione agricola ed i criteri per la vendita. Focus particolare, poi, sulla sperimentazione. Il Segretario alla Sanità sottolinea infatti le prospettive legate alla costituzione di laboratori e alla validazione di ricerche.
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