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Canzio: "Il Consiglio Giudiziario diventa veramente il centro dell'indipendenza e dell'autonomia della Magistratura”

di Silvia Pelliccioni
17 mar 2022
Sentiamo Giovanni Canzio
Sentiamo Giovanni Canzio

“E' un momento storico, i sammarinesi lo considerano tale e quindi anch'io vorrei fare altrettanto". Così il Dirigente del Tribunale, Professor Giovanni Canzio nel giorno dell'insediamento del nuovo Consiglio Giudiziario. "E' vero che sono a San Marino da poco tempo però ho vissuto l'esperienza del precedente Consiglio Giudiziario e sicuramente l'innovazione è radicale, lo si evince subito dall'impatto estetico-visivo: l'Aula prima era tutta piena su tutti i banchi, c'erano tutti i magistrati, tutti i componenti della Commissione di Giustizia, oggi ci sono quattro membri togati e quattro membri “laici”, oltre ai Capitani Reggenti e al Dirigente del Tribunale".

"La riforma - aggiunge - è comunque molto penetrante, molto profonda per aspetti che portano l'Istituzione Giustizia sammarinese dentro all'Europa. Quando verrà il GRECO, l'organismo internazionale che viene a verificare la compatibilità dei sistemi nazionali a quello europeo, noi pensiamo di presentarci con le carte a posto, anche se siamo prontissimi e disponibili ad ascoltare il GRECO nel caso ci fossero altre modifiche da fare. Però le novità sono importantissime: innanzitutto perché il Consiglio Giudiziario diventa veramente il centro dell'indipendenza e dell'autonomia della Magistratura, diventa tutto più gestibile con trasparenza e semplicità perché quanto più sono i magistrati presenti all'interno dell'organo tanto più aumentano i casi di incompatibilità nel trattare le cause come giudici in Tribunale. La politica è rappresentata adeguatamente con delle nomine prestigiose che provengono dal Consiglio Grande e Generale e poi la grade novità l'avere strutturato molto meglio lo Statuto del Magistrato, non solo diritti, libertà di giudizio, ma doveri e responsabilità, quindi procedimenti disciplinari, sanzioni disciplinari; come pure il ruolo e le funzioni del Dirigente del Tribunale, soprattutto se esterno come nel mio caso, anche qui poteri, ma anche tanti doveri e responsabilità. E anche i rapporti con la Commissione Giustizia, la politica, la Segreteria di Stato per la Giustizia con l'Avvocatura secondo me ricevono una maggiore trasparenza. Ci tengo a dire che questa riforma è il frutto di un progetto elaborato da Magistrati, Avvocati e Accademici insieme che all'unanimità l'hanno proposta".




Veniamo da anni difficili per il settore giustizia: forti dissidi interni al Tribunale e con la politica, spesso tensione alle stelle. Quali sono i suoi auspici per la stagione che si sta per aprire?

"I miei non sono solo auspici perché ho già constatato e da qualche mese, che il clima era – inutile nasconderlo – di profonda contrapposizione e lacerazione all'interno del Tribunale e tra il Tribunale e il mondo politico esterno, clima che adesso si è largamente stemperato. Quello che io ho apprezzato è la responsabilizzazione di tutti i protagonisti di queste vicende, parlo in particolare dentro il Tribunale, nel riportare il Tribunale stesso in un perimetro che è proprio della giurisdizione. Non voglio parlare di clima paradisiaco, ma di un clima in cui sicuramente il fine perseguito – cioè il servizio della giurisdizione dei cittadini – è primario rispetto a qualsiasi altra distinzione. Ognuno ha la sua personalità, ogni giudice ha i suoi saperi, prestigio e autorevolezza ma tutti insieme si lavora per offrire risposte – a volte anche inadeguate, bisogna riconoscere i propri errori - ma comunque costante e quotidiano l'obiettivo è proprio questo, non solo un auspicio. La riforma del Consiglio Giudiziario, la riforma del processo penale, il codice di condotta dei magistrati sono tutti tasselli che fanno sì che per quanto riguarda il settore giustizia, San Marino sia al passo degli altri Stati europei, piccoli o grandi che siano. Credo che una testimonianza di tutto questo sia la presenza, il prossimo 1°Aprile, della Ministra della Giustizia italiana Marta Cartabia come Oratrice ufficiale alla Cerimonia di Insediamento dei Capitani Reggenti. In quei giorni San la Repubblica di San Marino e la Repubblica Italiana stipuleranno accordi importanti per il settore giustizia".






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