Targhe estere: per chi viene sanzionato ora c'è la possibilità di fare ricorso e comunque – secondo l'avvocato Annetta – la norma è scritta male. Per paradosso, con la targa del Vaticano, rischia anche la “Papa-mobile”
La recente circolare del Viminale, sul caos targhe estere, non risolve il problema per San Marino, ma apre spiragli per eventuali ricorsi, perché all'allegato 3, prevede espressamente una serie di ambiti di approfondimento. A sostenerlo è l'avvocato Massimiliano Annetta che sta occupandosi del caos targhe estere per conto di un noto imprenditore sammarinese: “Eventuali provvedimenti delle autorità amministrative, come la sanzione e la confisca, potrebbero essere nulli per 'sviamento di potere". Per intenderci – prosegue Annetta – visto che la stessa circolare riconosce una situazione di dubbio di carattere normativo, l'autorità amministrativa non può risolvere il dubbio posto da un'autorità gerarchicamente sovraordinata”.
Quindi a parere del legale c'è la possibilità di vincere eventuali ricorsi, dopo la circolare. Ma secondo Annetta il decreto è scritto male e c'è un problema di fondo che si evidenzia con un paradosso: “In base a questa norma – prosegue, con tono ironico – in Italia potrebbe essere confiscata anche la 'Papa-mobile' se il conducente fosse un residente in Italia, come accade a molti dipendenti del Vaticano”.
Realisticamente non si porrà mai il problema della 'Papa-mobile' ma potrebbe porsi invece concretamente per le auto del corpo diplomatico dell'ambasciatore Usa, paese escluso dalle deroghe perché extra-Ue e fuori dallo spazio economico europeo. Ed oltre a tutto questo il legale riferisce che proprio per le targhe dei paesi dell'est europeo che la norma voleva colpire, circolano già scappatoie: “In Romania ci sono già su internet – rivela Annetta – offerte di finti 'comodati' a 100 euro”.
La recente circolare del Viminale, sul caos targhe estere, non risolve il problema per San Marino, ma apre spiragli per eventuali ricorsi, perché all'allegato 3, prevede espressamente una serie di ambiti di approfondimento. A sostenerlo è l'avvocato Massimiliano Annetta che sta occupandosi del caos targhe estere per conto di un noto imprenditore sammarinese: “Eventuali provvedimenti delle autorità amministrative, come la sanzione e la confisca, potrebbero essere nulli per 'sviamento di potere". Per intenderci – prosegue Annetta – visto che la stessa circolare riconosce una situazione di dubbio di carattere normativo, l'autorità amministrativa non può risolvere il dubbio posto da un'autorità gerarchicamente sovraordinata”.
Quindi a parere del legale c'è la possibilità di vincere eventuali ricorsi, dopo la circolare. Ma secondo Annetta il decreto è scritto male e c'è un problema di fondo che si evidenzia con un paradosso: “In base a questa norma – prosegue, con tono ironico – in Italia potrebbe essere confiscata anche la 'Papa-mobile' se il conducente fosse un residente in Italia, come accade a molti dipendenti del Vaticano”.
Realisticamente non si porrà mai il problema della 'Papa-mobile' ma potrebbe porsi invece concretamente per le auto del corpo diplomatico dell'ambasciatore Usa, paese escluso dalle deroghe perché extra-Ue e fuori dallo spazio economico europeo. Ed oltre a tutto questo il legale riferisce che proprio per le targhe dei paesi dell'est europeo che la norma voleva colpire, circolano già scappatoie: “In Romania ci sono già su internet – rivela Annetta – offerte di finti 'comodati' a 100 euro”.
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