Stiamo entrando nel periodo caldo dell’estate. Cresce l’opera di vigilanza della Capitaneria di Porto e degli addetti alla sicurezza dei bagnanti. Dopo un inizio di luglio nerissimo – 7 annegati – la parola d’ordine è: prudenza. Proprio l’imprudenza è stata tra le cause principali delle ultime tragedie. Gente con scarsa confidenza con il mare che aveva fatto il bagno, nonostante fosse esposta la bandiera rossa; tuffi al largo in piena notte e così via. La triste novità di quest’anno è la giovane età di alcune delle vittime.
Un altro errore fatale può essere quello di dare troppa confidenza ad un mare – l’Adriatico – che pur non avendo fondali alti o rocciosi, può comunque nascondere pericoli ed insidie invisibili. I bagnini di salvataggio della Riviera sono noti per la loro esperienza; la Guardia Costiera si fa in quattro – ogni giorno – per sbrogliare situazioni di pericolo, per pattugliare uno dei tratti di mare più trafficati d’Italia, sicuramente quello con la massima concentrazione di bagnanti durante il periodo estivo. Ogni volta che giunge un allarme – alla sala operativa della Capitaneria di Porto – scattano immediatamente le operazioni di soccorso con tutti i mezzi disponibili.
Un altro errore fatale può essere quello di dare troppa confidenza ad un mare – l’Adriatico – che pur non avendo fondali alti o rocciosi, può comunque nascondere pericoli ed insidie invisibili. I bagnini di salvataggio della Riviera sono noti per la loro esperienza; la Guardia Costiera si fa in quattro – ogni giorno – per sbrogliare situazioni di pericolo, per pattugliare uno dei tratti di mare più trafficati d’Italia, sicuramente quello con la massima concentrazione di bagnanti durante il periodo estivo. Ogni volta che giunge un allarme – alla sala operativa della Capitaneria di Porto – scattano immediatamente le operazioni di soccorso con tutti i mezzi disponibili.
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