A Montegiardino, come ogni anno, una tradizione che si ripete da 23 anni: il presepe vivente, con i suoi mestieri antichi, gli strumenti musicali del passato, tanti figuranti e, al centro, la Natività. Nel tardo pomeriggio i Capitani Reggenti hanno visitato la suggestiva rappresentazione animata dagli abitanti del castello più piccolo della Repubblica.
Dopo le emozioni del 26 dicembre scorso, la magnifica ricostruzione storica che permette una passeggiata per le vie del borgo medievale lungo la quale i visitatori possono incontrare artigiani impegnati in antichi mestieri, soldati romani intenti a mantenere l’ordine e animali accuditi nei recinti. Dentro ad una stalla, il bambinello tra Giuseppe e Maria, riscaldato da un bue e un asinello, così come lo immaginò San Francesco nella prima rappresentazione del Presepe.
Dopo le emozioni del 26 dicembre scorso, la magnifica ricostruzione storica che permette una passeggiata per le vie del borgo medievale lungo la quale i visitatori possono incontrare artigiani impegnati in antichi mestieri, soldati romani intenti a mantenere l’ordine e animali accuditi nei recinti. Dentro ad una stalla, il bambinello tra Giuseppe e Maria, riscaldato da un bue e un asinello, così come lo immaginò San Francesco nella prima rappresentazione del Presepe.
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