Dopo un lungo braccio di ferro, si è conclusa la trattativa con i Frati Minori Cappuccini sul contratto di locazione del carcere. La cifra finale è stata adeguata ed è più del triplo di quanto concordato 12 anni fa. Il contratto, stipulato a dicembre del 2006, fissava infatti un canone annuo di circa 7.000 euro. Il Governo ora ne dovrà versare 25.000, da corrispondere in due rate semestrali per cinque anni. La delibera è stata emessa dal Congresso il 27 marzo, data della restituzione della struttura, come richiesto nella famosa lettera di disdetta arrivata ad agosto del 2018. Visti i tempi di spending review, era importante per l'Esecutivo contenere i costi il più possibile. Il canone annuo di 25.000 euro è di fatto inferiore a quanto richiesto dalla proprietà all'inizio, sebbene superiore alle aspettative. Insomma, il Governo sperava di cavarsela con meno. A sollevare la questione in una recente Commissione Finanze il capogruppo di Rete Matteo Zeppa.
Per Guerrino Zanotti l'adeguamento può dare una spinta in più verso la realizzazione di un nuovo carcere. Quello attuale – rimarca il Segretario - non risponde appieno alle esigenze, come a più riprese ribadito dagli organismi internazionali. Giusto quindi definire una volta per tutte quale sia la volontà dell'Esecutivo. Il luogo individuato rimane Murata, zona Carrare. Il progetto, affidato all'esperto nel campo dell'edilizia penitenziaria Cesare Burdese, è stato ridimensionato. L'architetto aveva immaginato un carcere molto grande, ultramoderno, in linea con le norme internazionali ma troppo costoso per San Marino. Per realizzarlo servivano circa 7 milioni. La nuova proposta prevede la metà. Il costo è infatti di 4 milioni. “E' un bel risparmio – afferma Augusto Michelotti – e la struttura sarà all'avanguardia”. Meno spazi, quindi, e una posizione diversa – sempre a Murata - dove non ci sono Cisterne interrate, la cui rimozione avrebbe alzato la cifra. Si attende quindi il progetto, “arriverà a breve” promette Michelotti che assicura che sul nuovo carcere andrà avanti.