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Carceri infernali: tre morti in tre giorni. In totale 60 suicidi, secondo il Sindacato di polizia penitenziaria

Bocciature al prossimo decreto sicurezza da sindacati di polizia penitenziaria, Garante dei diritti e Antigone

15 lug 2024

Aveva 37 anni ed era in carcere per reati legati  allo spaccio. Si è impiccato con un lenzuolo, la notte scorsa, nella  Casa Circondariale Santa Maria Maggiore di Venezia. 

Salgono così a 60 i suicidi dall’inizio dell’anno e a questi si aggiungono sei agenti, secondo i dati del Sindacato di Polizia Penitenziaria.

Il caldo sta peggiorando ulteriormente la situazione tragica.

"A nome degli 86 Garanti in tutta Italia invito la politica ad andare nelle carceri a vedere con i propri occhi. Se parlare è un bisogno ascoltare è una virtù" dice Ciambriello, il portavoce dei Garanti dei diritti italiani che boccia il decreto carcere. "Un decreto minimale - continua Ciambriello - inadeguato, vuoto rispetto alle proporzioni dell'emergenza, una scatola vuota. Solo le telefonate aumentano da 4 a 6. Una miseria".

Stessa bocciatura dal presidente dell'associazione Antigone, Patrizio Gonnella: "Il disegno di legge, oltre alla cancellazione del differimento obbligatorio della pena per le donne incinte o con bambini al di sotto di un anno di età, che quindi finiranno in carcere - sottolinea Gonnella - prevede anche l'introduzione del nuovo reato, di rivolta penitenziaria, che si applicherà anche ai casi di resistenza passiva e non violenta davanti a qualunque ordine impartito dal personale penitenziario".

Secondo Gonnella, "se questa norma fosse approvata il rischio concreto è che alle persone detenute non resti che il proprio corpo per esprimere il disagio che vivono, con un possibile aumento di atti di autolesionismo e suicidi.

“È da giorni che chiediamo, inascoltati, le dimissioni del Ministro Nordio e del sottosegretario Del Mastro che sono convinti di aver risolto ogni emergenza con il recente “decretino carceri”. Così Aldo di Giacomo segretario generale del Sindacato di polizia penitenziaria.

Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria parla di “un’emergenza senza precedenti. 14.500 detenuti oltre il massimo ospitabile, 18mila unità mancanti alla polizia penitenziaria, omicidi, suicidi, proteste collettive e disordini frequentissimi, risse, stupri. "In nove anni che ricopro questo ruolo ho visto un peggioramento delle condizioni dei detenuti, degli agenti e delle strutture. Quando entro vengo assalita dalle urla. La politica è totalmente assente: si chiedono doveri, ma non si danno diritti". A dirlo, in un'intervista alla Stampa a proposito del carcere Lorusso e Cutugno di Torino, è Monica Gallo, garante dei detenuti del capoluogo piemontese.





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