Logo San Marino RTV

Carenza medici: in 9 regioni "deserti sanitari"

Allarme di Cittadinanzattiva, che chiede adeguato investimento sul personale

di Monica Fabbri
19 gen 2023

La carenza di medici e infermieri è un problema comune. Mentre la Segreteria alla Sanità guarda alla libera professione intramoenia per rispondere alle criticità sul Titano, l'Italia s'interroga su quella che in aree interne del Paese sta assumendo i contorni di una "desertificazione sanitaria". 39 le province in maggior sofferenza, che si concentrano in 9 regioni, fra cui l'Emilia Romagna. Le altre sono: Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Calabria, Veneto, Trentino Alto Adige e Lazio. Dati contenuti nel Report di Cittadinanzattiva. Nel dettaglio, emergono situazioni al limite: Nella provincia di Caltanissetta, ad esempio, c'è un ginecologo ospedaliero ogni 40.565 donne.

Considerando invece i cardiologi ospedalieri, la situazione nella provincia di Bolzano è 70 volte peggiore di Pisa, con un professionista ogni 224.706 abitanti. In provincia di Asti ogni pediatra di famiglia segue 1.813 bambini a fronte di una media nazionale di 1.061. Sulla carenza di personale sanitario "mancano dati certi, aggiornati e facilmente reperibili” - affermano da Cittadinanzattiva - e questo non agevola la programmazione degli interventi. Il problema dei 'deserti sanitari', poi, rischia di non essere colmato dai fondi del PNRR. Soltanto il 16-17% delle Case di cure e degli Ospedali, infatti, sarà realizzato nelle zone in sofferenza, con rischi di sguarnimento totale per quelle ultraperiferiche di Liguria e Valle D'Aosta.

Le riforme previste potranno quindi sortire gli effetti sperati solo se ci sarà adeguato investimento sul personale. Di qualche giorno fa il grido d'allarme dell'assessore dell'Emilia-Romagna Raffaele Donini, che ha messo in guardia sui rischi di un tracollo del sistema sanitario nazionale. In parallelo, soprattutto per gli effetti della pandemia, aumenta la spesa sanitaria, cresciuta mediamente del 5% dal 2020 al 2022, secondo l'analisi della Corte dei conti. Con l'Italia che continua, tuttavia, a spendere meno dei partner europei.





Riproduzione riservata ©