Un primo resoconto sulla qualità e la funzionalità dei servizi. Era previsto dall'accordo sottoscritto lo scorso 24 novembre, ancora in attesa di decreto, ed oggi Iss ed Organizzazioni sindacali si sono incontrati per affrontare le eventuali problematiche emerse durante la recente fase di trasloco degli anziani nella struttura Casale La Fiorina e valutare l'incidenza delle criticità nello svolgimento delle attività quotidiane di assistenza agli ospiti.
Una fase di monitoraggio indispensabile, visto il recente trasloco di 70 ospiti, saliti così a 116, finalizzato a mantenere gli standard che la precedente Casa di Riposo di Cailungo, ormai datata come struttura, ha portato in dote in questa unificazione: qualità dei servizi. All'incontro hanno preso parte vertici Iss, operatori sanitari e la Federpensionati. Sono state segnalate alcune criticità "in primo luogo per l'insufficienza del personale rispetto alla complessità dei servizi da assicurare agli ospiti,- dicono i sindacati- in parte dovute anche alle diverse modalità di approccio al servizio tra il personale della struttura pubblica e quello della struttura privata. Ciò rende necessaria una maggiore integrazione e armonizzazione tra gli stessi operatori. Un ulteriore elemento sollevato, è relativo alla questione del personale transfrontaliero, che ad oggi ci ha permesso e ci permette di gestire questa fase transitoria della unificazione delle due strutture; ciò che ci preoccupa è quello che potrà succedere nel momento in cui tali lavoratori non saranno più in organico (in
quanto non è stato possibile stabilizzarli)". L'Iss ha ribadito la massima disponibilità al dialogo. Prossimo incontro il 15 gennaio.
Una fase di monitoraggio indispensabile, visto il recente trasloco di 70 ospiti, saliti così a 116, finalizzato a mantenere gli standard che la precedente Casa di Riposo di Cailungo, ormai datata come struttura, ha portato in dote in questa unificazione: qualità dei servizi. All'incontro hanno preso parte vertici Iss, operatori sanitari e la Federpensionati. Sono state segnalate alcune criticità "in primo luogo per l'insufficienza del personale rispetto alla complessità dei servizi da assicurare agli ospiti,- dicono i sindacati- in parte dovute anche alle diverse modalità di approccio al servizio tra il personale della struttura pubblica e quello della struttura privata. Ciò rende necessaria una maggiore integrazione e armonizzazione tra gli stessi operatori. Un ulteriore elemento sollevato, è relativo alla questione del personale transfrontaliero, che ad oggi ci ha permesso e ci permette di gestire questa fase transitoria della unificazione delle due strutture; ciò che ci preoccupa è quello che potrà succedere nel momento in cui tali lavoratori non saranno più in organico (in
quanto non è stato possibile stabilizzarli)". L'Iss ha ribadito la massima disponibilità al dialogo. Prossimo incontro il 15 gennaio.
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