Sono partite grazie all’intervento di San Marino le indagini sul denaro sottratto a Italease da una associazione per delinquere che operava all’interno della stessa banca. Si parla di 70, forse 80 milioni di euro spariti in 3 anni. La Segreteria di Stato per le finanze sottolinea il ruolo attivo svolto dalle autorità sammarinesi nel contribuire al lavoro degli inquirenti precisando che le indagini, sul Titano, erano partite già la scorsa estate dopo segnalazioni fatte da banche sammarinesi per operazioni sospette. La Banca Centrale ha effettuato le verifiche e trasmesso una segnalazione al nostro Tribunale che, in ottobre, ha proceduto ai sequestri e chiesto assistenza giudiziaria alla Magistratura italiana. Questa vicenda, sottolinea la Segreteria di Stato per le finanze, rappresenta un esempio tra i tanti non resi noti per ovvi motivi di riservatezza, della responsabile, tempestiva e attenta attività delle banche sammarinesi, della Banca Centrale e del Tribunale, che si sono subito attivati e, di loro iniziativa, hanno fornito assistenza nel rispetto della normativa vigente. Conferma nei fatti, conclude la Segreteria di Stato per le finanze, come San Marino abbia una precisa volontà ad agire e come stanno crescendo le capacità necessarie per assolvere con efficienza e nel rispetto degli impegni internazionali i compiti di vigilanza in un settore fondamentale dell’economia, nell’interesse del Paese e della comunità internazionale.
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