Il problema, come è noto, non riguarda solo il Titano; dove peraltro ha avuto pesanti ripercussioni di carattere politico. Il Decreto Sicurezza – e i conseguenti vincoli nell'utilizzo dei mezzi aziendali - ha provocato non pochi grattacapi anche a numerosi lavoratori italiani che ogni giorno si recano in Svizzera, in Vaticano, nel Principato di Monaco. Da qui l'attivismo, nel ponente ligure, dell'associazione Frontalieri Autonomi Intemeli, che hanno collaborato alla stesura di un emendamento al decreto “Milleproroghe”, presentato ieri dal deputato di Forza Italia, e membro della commissione trasporti, Giorgio Mulè. Il testo prevede la possibilità di condurre mezzi con targa estera – inclusi Paesi extra UE come il Titano – per uso lavorativo. Emendamento – sottolinea il Segretario del FAI, Roberto Parodi - che potrebbe essere discusso già questa settimana, o al più tardi la prossima, in Commissione; dove vi sarebbe una disponibilità bipartisan ad accettarlo. Si spera a questo punto nell'ok del Governo; in vista della deadline per la conversione del “Milleproroghe”, a fine febbraio. Nella nota di accompagnamento Mulè sottolinea come l'emendamento – volto a risolvere le criticità riscontrate nell'azione di contrasto alla cosiddetta “esterovestizione” delle targhe auto – non rechi maggiori oneri per la “finanza pubblica”. Si è mirato, in particolare, a superare lo scoglio dell'inammissibilità. Ma l'agguerrita associazione di frontalieri ligure non si ferma qui.
Nel servizio l'intervista a Roberto Parodi – Segretario Frontalieri Autonomi Intemeli