La vicenda Unipol o personaggi italiani legati alla tentata scalata alla Bnl non figurerebbero in alcuna rogatoria giunta al Tribunale di San Marino. Ambienti investigativi italiani, coperti dall’anonimato, accrediterebbero invece l’ipotesi del coinvolgimento di banche del Titano in alcune transazioni legate a personaggi indagati oltreconfine. Sulla vicenda, intanto, la segreteria di stato alla Giustizia precisa che la magistratura sammarinese sta svolgendo il proprio compito nella necessaria riservatezza che deriva dall’obbligo di tutela del segreto istruttorio: “Si ritiene non opportuno attribuire questa enfasi a temi per i quali non risultano riscontri”. La segreteria si appella al senso di responsabilità degli organi di stampa al fine di evitare strumentalizzazioni nocive, sia per il sistema giudiziario che per il paese. In conclusione si conferma che “non vi sono fibrillazioni o preoccupazioni nell’ambito della maggioranza sul tema, come invece sembrerebbero far percepire le notizie pubblicate”.
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