La notizia è apparsa su alcuni organi di stampa. Tratta della richiesta – da parte della Cassa di Risparmio di San Marino – della restituzione degli oltre 2 milioni e mezzo di euro trasportati lo scorso giugno da un furgone portavalori diretto verso il Titano. Il denaro fu sequestrato dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’operazione “Re Nero” condotta dalla Procura di Forlì. “L’istituto bancario – con una nota – diffida i media dal riferire notizie non corrispondenti al vero”. “Il trasporto è stato effettuato alla luce del sole e sotto il controllo degli enti competenti – afferma Cassa di Risparmio -; tutte le nostre operazioni sono trasparenti e la variazione del codice, dovuta ad errore altrui, non altera la trasparenza. I rapporti monetari e valutari tra Italia e San Marino sono regolati da norme speciali stabilite da convenzioni internazionali che non possono essere annullate o derogate”.
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