Come intervenire in caso di emergenza nucleare, biologica, chimica e radiologica? E soprattutto, come proteggere se stessi e gli altri in situazioni ad alto rischio? Per scoprirlo, una 20ina tra medici, volontari della Croce Rossa ed infermieri, provenienti da tutta Italia - di cui tre da San Marino - hanno partecipato al corso di due giorni organizzato dal Cemec - il Centro Europeo per la Medicina delle Catastrofi. Non solo lezioni teoriche, ma anche esercitazioni pratiche. Il piazzale antistante il Multieventi, dove era stata allestita una tenda da campo per illustrare tecniche e strategie di auto protezione e decontaminazione di massa, sembrava il set di un film. Niente di più vero invece. Poiché il pericolo può arrivare da un attacco terroristico, così come da una fabbrica di plastica che va a fuoco e che quindi produce sostante tossiche. La preparazione è fondamentale: occorre conoscere e saper indossare dispositivi di protezione individuale, montare e smontare una tenda di decontaminazione, utilizzare gli strumenti di rilevazione normalmente in dotazione ai vigili del fuoco e naturalmente sapere come intervenire in caso di feriti. Quello che fino a ieri era nei libri di fantascienza oggi è diventato più che mai reale.
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