L’incubo è terminato, è il momento di gioire, è il momento della serenità ritrovata. “Quando Salvatore tornerà a casa - aveva detto Angelo Stefio - ci ritroveremo tutti a Cesenatico per festeggiare”. Promessa mantenuta, papà Stefio sentiva un debito di riconoscenza verso quella città romagnola che aveva preso così a cuore le sorti del figlio. Cesenatico aveva sofferto con lui, i cittadini - tutti i cittadini - gli erano stati vicini. E Angelo - grazie anche a tutto ciò - aveva trovato la forza per lottare, per cercare in tutti i modi di riportare a casa Salvatore. E’ stata una festa semplice e commovente quella di lunedì, al Parco di Levante. C’era la grande famiglia Stefio, c’era il Sindaco - Damiano Zoffoli -, le autorità locali. C’era soprattutto Salvatore, con la moglie Emanuela e il piccolo William. Alla serata hanno anche partecipato alcuni cittadini sammarinesi; in Repubblica è stata grande l’emozione per questa vicenda. In passato Salvatore Stefio aveva visitato più volte San Marino. Ora vorrebbe tornare… non ha dimenticato. E’ proprio la serenità ciò che Salvatore sta cercando. Nei suoi occhi c’è ancora un velo di tristezza. Non ha dimenticato ciò che è successo a Fabrizio Quattrocchi. Non ha dimenticato il periodo della prigionia. Poi è giunta la liberazione…In quel momento è rinata anche Emanuela, la moglie di Salvatore, che per tutto il periodo del sequestro - per proteggere la serenità del figlio -, aveva sofferto in silenzio con dignità, lontana dai media.
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