Oltre 600 persone, tra cui più di 100 bambini, sono risultate avvelenate dal piombo nella provincia costiera del Zhejiang, in Cina. Responsabili dell’avvelenamento, secondo la stampa cinese, sarebbero 25 piccole fabbriche di fogli d'alluminio. Le vittime sono in maggioranza gli operai che lavorano in queste piccole imprese familiari e i loro figli. La Cina non ha fissato dei limiti obbligatori per l'uso del piombo. Le imprese locali spesso non rispettano le misure di sicurezza per i lavori e per la salvaguardia dell'ambiente. Il caso più noto è quello delle miniere di carbone, dove migliaia di operai perdono la vita ogni anno a causa di esplosioni, frane e inondazioni.
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