Bo Xilai, l'ambizioso uomo politico cinese caduto in disgrazia un anno e mezzo fa, ha smentito oggi davanti al tribunale che lo sta processando per corruzione e abuso di potere, l'accusa di aver ricevuto delle mazzette da un'imprenditore quando era sindaco della città di Dalian. La sua confessione del reato, ha aggiunto, è stata fatta ''contro il mio volere'' perchè ''la mia mente era completamente bloccata''.
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