Scuole chiuse, aerei dirottati e divieto di attività all'aperto in diverse città della parte orientale della Cina causa inquinamento. L'alta concentrazione di Pm 2.5, ovvero le particelle uguali o inferiori a 2,5 micrometri, quelle più pericolose perché si insinuano nei diversi organi umani, ha convinto le autorità di Qingdao, nel nord e di Nanchino, non lontano da Shanghai, a chiudere le scuole, vietare le attività all'aperto per bambini e anziani, togliere dalle strade le auto di servizio e anche i barbecue usati dai ristorantini improvvisati sulle strade. L'allerta delle autorità dovuta ad una fitta coltre di nebbia da smog, è stata lanciata in diverse città della fascia orientale da nord a sud, includendo le province Shandong, Jiangsu, Zhejiang, Shanghai e Tianjin. A Shanghai più di 20 voli sono stati cancellati, ritardati o dirottati in altri aeroporti. Ad ottobre è stata chiusa per smog la città settentrionale di Harbin.
Riproduzione riservata ©