È stata concessa oggi a Colin Andrew Firth la cittadinanza italiana. Lo fa sapere il ministero dell'Interno. L'attore, premio Oscar per il film 'Il discorso del re', rileva il Viminale, "ha sposato una cittadina del nostro paese ed ha dichiarato in più occasioni il suo amore per la nostra terra".
Colin Firth, 56 anni, attore britannico, vent'anni fa (giugno 1997) ha sposato la produttrice italiana Livia Giuggioli (romana classe 1969), da cui ha avuto due figli, Luca e Matteo, oltre a possedere una casa a Città della Pieve in Umbria, il premio Oscar ha ottenuto la cittadinanza italiana mantenendo anche quella britannica. Aveva fatto a maggio richiesta di doppia cittadinanza nei mesi scorsi a Londra. La richiesta di Colin Firth è un attestato di stima verso l'Italia che già dimostra di amare avendo imparato a parlare la nostra lingua perfettamente.
Il Daily Mail aveva scritto che la decisione dell'attore Premio Oscar per il ruolo di Giorgio VI ne Il discorso del re è una conseguenza della Brexit, da cui sarebbe horrified, orripilato. Il suo ufficio stampa, però, ha confermato la notizia senza aggiungere commenti politici, limitandosi a venti parole secche: "Colin ha richiesto la doppia cittadinanza (britannica e italiana) per avere lo stesso passaporto di sua moglie e dei figli". Figlio di due professori universitari il successo vero, nella carriera per l'attore britannico, è arrivato negli anni '90 e, precisamente, nel 1995 con l'adattamento televisivo della BBC di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen, aggiudicandosi anche la candidatura per un premio BAFTA. A seguire sono arrivati per Firth dei ruoli da protagonista o co-protagonista in Shakespeare in Love, in Il diario di Bridget Jones, in L'importanza di chiamarsi Ernest, in La ragazza con l'orecchino di perla, in Love Actually, in Nanny McPhee - Tata Matilda, in L'ultima legione, in Mamma mia! (adattamento cinematografico del musical), in Un matrimonio all'inglese e in A Christmas Carol. Tra i riconoscimenti nel 2009 la Coppa Volpi, nel corso del 66esimo Festival del cinema di Venezia per la sua interpretazione in A single man di Tom Ford. Per lo stesso film gli è stato consegnato anche un premio BAFTA e nomination agli Academy Award, ai Golden Globe, agli Screen Actors Guild e ai BFCA. Dopo la sua interpretazione del re Giorgio VI, l'attore è stato nominato commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico dalla regina Elisabetta II del Regno Unito.
Colin Firth, 56 anni, attore britannico, vent'anni fa (giugno 1997) ha sposato la produttrice italiana Livia Giuggioli (romana classe 1969), da cui ha avuto due figli, Luca e Matteo, oltre a possedere una casa a Città della Pieve in Umbria, il premio Oscar ha ottenuto la cittadinanza italiana mantenendo anche quella britannica. Aveva fatto a maggio richiesta di doppia cittadinanza nei mesi scorsi a Londra. La richiesta di Colin Firth è un attestato di stima verso l'Italia che già dimostra di amare avendo imparato a parlare la nostra lingua perfettamente.
Il Daily Mail aveva scritto che la decisione dell'attore Premio Oscar per il ruolo di Giorgio VI ne Il discorso del re è una conseguenza della Brexit, da cui sarebbe horrified, orripilato. Il suo ufficio stampa, però, ha confermato la notizia senza aggiungere commenti politici, limitandosi a venti parole secche: "Colin ha richiesto la doppia cittadinanza (britannica e italiana) per avere lo stesso passaporto di sua moglie e dei figli". Figlio di due professori universitari il successo vero, nella carriera per l'attore britannico, è arrivato negli anni '90 e, precisamente, nel 1995 con l'adattamento televisivo della BBC di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen, aggiudicandosi anche la candidatura per un premio BAFTA. A seguire sono arrivati per Firth dei ruoli da protagonista o co-protagonista in Shakespeare in Love, in Il diario di Bridget Jones, in L'importanza di chiamarsi Ernest, in La ragazza con l'orecchino di perla, in Love Actually, in Nanny McPhee - Tata Matilda, in L'ultima legione, in Mamma mia! (adattamento cinematografico del musical), in Un matrimonio all'inglese e in A Christmas Carol. Tra i riconoscimenti nel 2009 la Coppa Volpi, nel corso del 66esimo Festival del cinema di Venezia per la sua interpretazione in A single man di Tom Ford. Per lo stesso film gli è stato consegnato anche un premio BAFTA e nomination agli Academy Award, ai Golden Globe, agli Screen Actors Guild e ai BFCA. Dopo la sua interpretazione del re Giorgio VI, l'attore è stato nominato commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico dalla regina Elisabetta II del Regno Unito.
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