Il Financial Times fa la classifica degli eventi più significativi del 2012: al primo posto, la promessa del presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, di fare qualunque cosa per salvare l'euro. Vince, insieme al piano antispread. In seconda posizione invece la guerra in Siria, quindi la vittoria dei fratelli musulmani nelle elezioni in Egitto, la riconferma di Obama alla presidenza degli Stati Uniti e in quinta posizione lo scontro tra Cina e Giappone per il controllo delle isole Senkaku nel mar cinese orientale. Secondo la commissione Ue la Spagna rischia lo stress sui conti pubblici e nel 2013 resterà critica la situazione del debito e della competitività. L'Italia invece, per il commissario europeo agli affari economici Olli Rehn è essenziale “che si mantenga fedele al programma di risanamento, è essenziale che vi sia continuità nelle politiche di bilancio” anche dopo le elezioni.
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