Terzo posto, per la provincia di Bologna nella tradizionale classifica de 'Il Sole 24 Ore' per la qualità della vita in Italia. Il capoluogo emiliano - sul terzo gradino del podio dietro le province di Trento e Bolzano - guadagna sette posizioni rispetto alla graduatoria stilata nel 2012. In base all'analisi che tiene conto di 36 parametri, raggruppati in sei macro-aree - tenore di vita, affari e lavoro, servizi ambiente e salute, popolazione, ordine pubblico e tempo libero - Bologna risulta sesta in Italia per tenore di vita, seconda per servizi e ambiente e terza per affari e lavoro. Tra le altre province della regione, Ravenna raggiunge la sesta posizione, Modena la 13esima, Reggio Emilia la 14esima, Forlì-Cesena la 15esima, Parma la 16esima, Piacenza la 17esima e Rimini, la 27esima. A livello generale, dietro Trento, Bolzano e Bologna, positivo il risultato anche per Belluno, quarta e Siena quinta A completare la top-ten, Firenze, Macerata, Aosta, Milano. Maglia nera la provincia di Napoli, 107esima. In fondo alla graduatoria anche Palermo 106esima e Reggio Calabria, 105esima.
Rimini, balzo all'ingiù dovuto a difficoltà finanziaria ed economica
Un balzo all'ingiù di 23 posizioni in un anno, che, di per sè, avrebbe un valore relativo "se però non lo incrociassimo con l'esperienza diretta. Non possiamo nascondere, al di là delle classifiche del quotidiano economico, come tra 2012 e 2013 il territorio riminese abbia risentito in maniera evidente della difficoltà finanziaria e economica per imprese e famiglie". Così, in una nota, il presidente della provincia di Rimini, Stefano Vitali ha commentato la classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle città nella quale la città romagnola è scesa dal quarto al ventisettesimo posto. "Quella che sino a ieri era una lusinghiera resistenza agli enormi problemi generali - ha scritto Vitali, dopo aver comunque fatto notare come solo tre dei sei indicatori sono in flessione - ora si fa sempre più fatica a mantenerla. Non è un caso che l'indicatore sottoposto allo sbalzo più sensibile sia quello 'affari e lavoro'". Concludendo, il presidente ha ricordato come "l'area riminese continua a soggiornare nella parte alta di queste graduatorie ludiche - ha scritto prima di ribadire come alla parte sulla criminalità, manchi un correttivo per l'alta affluenza turistica - magari tra una settimana confermate o diametralmente smentite da analoghe analisi del quotidiano concorrente; è dotata di una corazza robusta per sopportare i colpi della crisi; assorbe molto meglio di altri territori le difficoltà crescenti di un Paese in bilico; ma sbaglieremmo se utilizzassimo questi nostri plus per non cambiare, per non guardare ai difetti strutturali di una stagione che se ha dato tanto, molto ha comunque tolto".
Rimini, balzo all'ingiù dovuto a difficoltà finanziaria ed economica
Un balzo all'ingiù di 23 posizioni in un anno, che, di per sè, avrebbe un valore relativo "se però non lo incrociassimo con l'esperienza diretta. Non possiamo nascondere, al di là delle classifiche del quotidiano economico, come tra 2012 e 2013 il territorio riminese abbia risentito in maniera evidente della difficoltà finanziaria e economica per imprese e famiglie". Così, in una nota, il presidente della provincia di Rimini, Stefano Vitali ha commentato la classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle città nella quale la città romagnola è scesa dal quarto al ventisettesimo posto. "Quella che sino a ieri era una lusinghiera resistenza agli enormi problemi generali - ha scritto Vitali, dopo aver comunque fatto notare come solo tre dei sei indicatori sono in flessione - ora si fa sempre più fatica a mantenerla. Non è un caso che l'indicatore sottoposto allo sbalzo più sensibile sia quello 'affari e lavoro'". Concludendo, il presidente ha ricordato come "l'area riminese continua a soggiornare nella parte alta di queste graduatorie ludiche - ha scritto prima di ribadire come alla parte sulla criminalità, manchi un correttivo per l'alta affluenza turistica - magari tra una settimana confermate o diametralmente smentite da analoghe analisi del quotidiano concorrente; è dotata di una corazza robusta per sopportare i colpi della crisi; assorbe molto meglio di altri territori le difficoltà crescenti di un Paese in bilico; ma sbaglieremmo se utilizzassimo questi nostri plus per non cambiare, per non guardare ai difetti strutturali di una stagione che se ha dato tanto, molto ha comunque tolto".
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