Via libera - con qualche ora di ritardo, rispetto a quanto preventivato - all'accordo sul clima da parte dei delegati dei 195 Paesi che a Parigi hanno partecipato alla XXI conferenza internazionale dell'Onu sui cambiamenti climatici. L'approvazione è stata ampiamente celebrata dal presidente della COP 21, Laurent Fabius, e dai rappresentanti Onu, con calorosi abbracci sul palco. L’intesa – ha detto il ministro agli esteri francese - limita il riscaldamento a un livello “ben al di sotto dei 2° entro il 2020”. I piani nazionali per il taglio dei gas serra saranno sottoposti a revisione ogni 5 anni. Previsto, poi, un fondo da 100 miliardi di dollari per i Paesi in via di sviluppo da qui al 2020. Ma questo sarà solo un punto di partenza: “un nuovo obiettivo, con un'altra cifra, dovrà essere stabilito nel 2025”, ha ricordato il Presidente della COP 21. Accanto a Fabius il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon e Francois Hollande. Non tutte le richieste – ha detto il Presidente francese - sono state soddisfatte ma saremo giudicati per un testo non per una parola; non per il lavoro di un giorno ma per un accordo che vale per un secolo”.
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