Nel giorno in cui il Tar è chiamato a decidere sul ricorso contro la chiusura presentato dal Cocoricò, i genitori di Lamberto Lucaccioni, il 17enne morto per droga, rivolgono un appello ai giudici: in nome di nostro figlio, non riaprite quel locale. Intanto spunta un testimone che avrebbe visto i buttafuori trascinare nel parcheggio il ragazzo che aveva accusato dei dolori. Si augurano che "il silenzio calato sulla vicenda non faccia venire meno l'attenzione" i genitori di Lamberto Lucaccioni, in vista della camera di consiglio del Tar di Bologna che dovrà decidere sul ricorso contro la chiusura del locale disposta dal questore di Rimini Maurizio Improta. "La famiglia confida nella giustizia amministrativa" ha aggiunto il legale. L'istanza per sospendere il provvedimento di chiusura del Cocoricò era stata respinta il 7 agosto scorso dal giudice monocratico del Tar che aveva quindi fissato per il 10 settembre la camera di consiglio per la trattazione collegiale nel merito. Ai genitori di Lucaccioni continuano intanto a giungere attestazioni di affetto e vicinanza. La madre ha recentemente ricevuto un sms da parte di un amico del figlio. Il giovane sostiene in particolare di avere assistito alle prime fase dei soccorsi sui quali avrebbe fornito altri particolari. "Fatti da quali - ha detto l'avvocato Bianchi - potrebbero anche emergere altre responsabilità
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