Il via libera alla polvere di latte farà sparire 12 formaggi tradizionali dell'Emilia-Romagna (487 in tutta Italia) ottenuti secondo metodi mantenuti inalterati nel tempo da generazioni. E' quanto emerge da un'analisi di Coldiretti presentata in occasione della mobilitazione di allevatori, casari e consumatori in piazza Montecitorio a difesa del Made in Italy per impedire il via libera in Italia al formaggio e allo yogurt senza latte "che danneggia e inganna i consumatori, mette a rischio un patrimonio gastronomico custodito da generazioni, con effetti sul piano economico, occupazionale ed ambientale". Con un chilo di polvere di latte, che costa sul mercato internazionale 2 euro - sottolinea Coldiretti Emilia-Romagna - è possibile produrre 10 litri di latte, 15 mozzarelle o 64 vasetti confezioni di yogurt, "e tutto con lo stesso identico sapore perché viene a mancare quella distintività che viene solo dal latte fresco dei diversi territori". Ecco i formaggi 'nel mirino': Caciotta, Rimini; Caciotta vaccina al caglio vegetale, Rimini; Caprino, Rimini; Cascio pecorino lievito, pecorino fresco a latte crudo, Rimini; Casecc, Rimini; Formaggetta fresca (Furmaìn), Reggio Emilia; Pecorino, Rimini; Pecorino del pastore, Bologna, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena; Pecorino dell'Appennino Reggiano, Reggio Emilia; Raviggiolo, Forlì-Cesena, Rimini; Ribiola della Bettola (il ribiol), Piacenza; Robiola, ribiola, furmai nis, Piacenza.
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