A settembre le precipitazioni sono più che raddoppiate con la caduta di ben il 127% in più di pioggia rispetto alla media storica di riferimento del periodo, dopo una estate ed una primavera spaventosamente siccitose, è quanto afferma la Coldiretti in occasione dell'arrivo della nuova ondata di maltempo che con nubifragi e grandine ha provocato danni nelle campagne. "La drastica svolta del meteo ha riguardato - precisa la Coldiretti - soprattutto il Centro Italia con la caduta addirittura di più del triplo di acqua rispetto alla media (+222%) ed in misura minore il Nord (+128%) ed il Sud Italia (+19%)". "Il maltempo - continua la Coldiretti - si è abbattuto violentemente sui terreni resi aridi da una estate calda e siccitosa con la caduta in Italia del 41% in meno di pioggia, ma in alcune regioni come la Toscana il deficit idrico è stato addirittura del 57% rispetto alla media. Manca - lamenta l'organizzazione agricola - un serio piano di gestione complessiva del territorio nazionale dove in un anno sono stati consumati sui 3 metri quadrati di suolo al secondo, cancellando, al 2016, 23mila chilometri quadrati (pari alla dimensione di Campania, Molise e Liguria messe insieme), il 7,6% del territorio nazionale, secondo l'Ispra. Il risultato - conclude la Coldiretti - è che supera i 7 milioni il numero degli abitanti residenti in aree a rischio frane e alluvioni (12% del totale), dei quali oltre 1 milione vive in aree a pericolosità da frana elevata e molto elevata e quasi 6 milioni vivono in zone alluvionabili classificate a pericolosità idraulica media".
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