Con l’approvazione del decreto “Cura Italia” alla Camera, sono legge le disposizioni, introdotte tramite emendamento, relative alle misure per l’internazionalizzazione del sistema Paese e potenziamento dell’assistenza ai cittadini italiani all’estero in situazione di difficoltà finanziaria (articolo 72, commi da 4 bis a 4 quater).
Via libera, dunque, per l’anno 2020 allo stanziamento di 5 milioni di euro, dei quali 4 milioni – lo ricordiamo - per le misure di assistenza agli italiani all’estero in condizioni di indigenza o di necessità; e 1 milione destinato alle sedi consolari per la sanificazione degli ambienti e per la tutela del personale che vi risiede e lavora.
Una boccata d'ossigeno che però non si sa se e quando riguarderà gli italiani che risiedono sul Titano, per questo il Comites San Marino invita ad evitare un facile entusiasmo. “I 4 milioni – sottolinea, infatti, il Vice Presidente, Alessandro Amadei – verranno destinati a tutte le aree del mondo in cui ci sono italiani residenti, quindi va da sé che San Marino non sarà tra i primi Paesi a beneficiarne, così come non vi è certezza sul fatto che automaticamente dei finanziamenti arrivino”. Amadei spiega inoltre che ancora non sono stati definiti i criteri di distribuzione delle risorse ma che con ogni probabilità saranno fissati sulla base dell'urgenza e per situazioni di particolare emergenza e necessità.
“Oltre alle richieste di sussidi che giungono continuamente dai concittadini, (3-4 solo negli ultimi giorni) – aggiunge, infine, Amadei – molti chiedono di capire, dopo l'ultimo dpcm Conte, se dal 4 maggio San Marino potrà allinearsi all'Italia a proposito degli spostamenti per raggiungere fuori territorio i propri congiunti o persone unite da legame affettivo: “Attendiamo – dice - che il Governo sammarinese si pronunci in merito”.