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Commissione Giustizia: presa in esame la relazione del magistrato dirigente sull’attività 2006

27 lug 2007
Tribunale
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In alcuni settori si consolida la ripresa già evidenziata nel 2005, dove l’attività è praticamente normalizzata, ma in altri permane un certo disagio. Così il magistrato dirigente, Valeria Pierfelici, nel tirare le somme dell’attività svolta dal tribunale nel 2006. Tra l’altro, sottolinea, non sembrano vicine a soluzione le questioni relative all’integrazione dell’organico, con un nuovo commissario della legge e con gli uditori: per entrambi i concorsi sono infatti pendenti ricorsi giurisdizionali, e le procedure risultano, di fatto, sospese. Il dirigente sottolinea altresì come di frequente pervengano segnalazioni dalle parti, personalmente o tramite avvocati, relative a ritardi nell’emissione di provvedimenti o nella definizione di procedimenti, “che possono anche tradursi in azioni di responsabilità civile per denegata giustizia, ovvero in ricorsi alla Corte Europea per i diritti dell’uomo per l’eccessiva durata delle cause civili”. E manca anche il giudice per la responsabilità civile dei magistrati, dopo le dimissioni del professor Sacchetti, “che sta creando seri imbarazzi – rimarca la Pierfelici – al sistema della giustizia sammarinese. Sono pendenti tre cause, e in una di queste la parte attrice ha già depositato la costituzione in mora. E’ una situazione – conclude – non più procrastinabile per la credibilità e l’efficienza del sistema giudiziario”. Qualche numero per capire meglio l’attività del tribunale: dal primo gennaio al 31 dicembre 2006 sono state iscritte a ruolo 367 nuove cause civili (351 in più, più 16 cause in materia di lavoro subordinato privato), oltre a 27 procedimenti di esecuzione, per un totale di 394 procedimenti. Nel 2006 sono state archiviate 430 cause civili. Nello stesso periodo, sono stati iscritti 1.438 nuovi procedimenti penali, in aumento rispetto al 2005 che erano 1.375. Il numero di reati per emissione di assegni a vuoto resta alquanto elevato: 432, così come alto è il numero di reati per furto e danneggiamento e falsità in moneta commessi da ignoti: 438, e insieme rappresentano il 60% circa dei procedimenti iscritti. Per quanto riguarda l’emissione di assegni a vuoto, il magistrato dirigente suggerisce di trasferire la competenza al giudice conciliatore, “sempre che – conclude – il Consiglio grande e generale non ritenga opportuno provvedere alla depenalizzazione”.

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