La Corte di Cassazione da un giudizio di valore culturale che allarma il senso civile della gente comune. Critica l'associazione Papa Giovanni. Che prende ad esempio anche le proteste in Francia sui matrimoni gay. Per la comunità fondata da Don Benzi, “si ignorano le più elementari leggi della pedagogia e psicologia che affermano che ogni bambino ha il diritto ad essere cresciuto da una figura paterna e una materna, e la complementarietà maschile e femminile è necessaria per un equilibrato sviluppo del minore”. Non esiste un diritto dell'adulto sul minore, ma dei bisogni che partono dalla parte più debole, in questo caso i bambini. Dobbiamo dare a loro ciò che gli spetta e non dei surrogati i quali non possono essere assolutamente equiparati al concetto di famiglia come recitato nella nostra costituzione. “non è scientificamente scritto da nessuna parte che un bambino debba essere cresciuto da genitori di sesso diverso”, commenta l' associazione Lgbt. “Oggi la famiglia si è modificata – spiga Michele Pazzini – ci sono nuclei monogenitoriali, bambini che crescono solo con la mamma e la nonna, oppure che vivono in famiglie allargate”. “La coppia non ha più la divisione tradizionale dei ruoli, che c'era anni fa”, conclude Pazzini, riconoscendo alla Cassazione di aver preso una decisione giusta, alla luce di una famiglia che si è modificata. Una apertura a metà sul titano, dove le coppie possono adottare solo se sposate, quindi unioni tradizionali, ma sono andate a buon fine due adozioni chieste da madre single e per la prima volta, sul tavolo del servizio minori è arrivata anche la richiesta di un aspirante papa.
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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