In mezzo agli studenti: duramente criticata nei cortei, applaudita a San Patrignano. Se non altro per premiare il coraggio che il ministro più contestato del governo Berlusconi ha dimostrato: scendere dalla cattedra e confrontarsi. Così ne giorno in cui tutti i giornali riportano foto di cortei di studenti inferociti, il ministro Gelmini accetta la sfida.
5 in condotta, maestro unico, ritorno ai voti tradizionali: il ritorno al futuro della riforma Gelmini sta facendo discutere e i ragazzi degli istituti superiori di Rimini non si sono certo persi l’occasione. Domande a raffica, sì, ma toni pacati, d’altra parte, la Gelimini l’ha puntualizzato prima di entrare in teatro: “Rispetto chi ha opinioni diverse, ma sono rammaricata per gesti ed insulti che ho visto nei cortei. Ritengo servano confronti e collaborazione e non manifestazioni”.
Da un palco significativo come quello di San Patrignano, il ministro ha poi aperto un altro capitolo scottante, quello tra scuola e droga.
5 in condotta, maestro unico, ritorno ai voti tradizionali: il ritorno al futuro della riforma Gelmini sta facendo discutere e i ragazzi degli istituti superiori di Rimini non si sono certo persi l’occasione. Domande a raffica, sì, ma toni pacati, d’altra parte, la Gelimini l’ha puntualizzato prima di entrare in teatro: “Rispetto chi ha opinioni diverse, ma sono rammaricata per gesti ed insulti che ho visto nei cortei. Ritengo servano confronti e collaborazione e non manifestazioni”.
Da un palco significativo come quello di San Patrignano, il ministro ha poi aperto un altro capitolo scottante, quello tra scuola e droga.
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