Per il successo di un’azienda l’uomo è il fattore principale. Una tesi sostenuta da Bruno Ermolli, consulente del Governo Italiano e dimostrata nei fatti da Marco Tronchetti Provera che raccontato la vicenda di Pirelli, l’azienda che presiede in contemporanea con Telecom. Pirelli – ha detto – all’inizio degli anni 90 era sull’orlo del baratro. Rischiava di uscire dal mercato e se oggi è tornata ad essere leader nel settore è soprattutto grazie al contributo delle persone che ci lavorano. Intese non come forza lavoro ma come risorse umane. Senza valori condivisi tra i vari livelli dell’azienda, ha affermato Tronchetti Provera – non si ottengono risultati eccellenti. E’ fondamentale fare sistema e operare per il bene dell’azienda, tutelando i rapporti umani e cercando di integrarsi – come azienda – nel tessuto sociale. In Brasile, ha spiegato, siamo brasiliani, in argentina, argentini e in Italia, italiani. Anche Massimo Sarmi ha raccontato l’esperienza di Poste Italiane dopo la trasformazione in Spa. L’orgoglio di appartenenza – ha fatto intendere – è stata la chiave di volta che ha risollevato le sorti dell’azienda, dopo un periodo molto difficile. Nel 2002 e nel 2003 il bilancio di Poste Italiane è tornato in positivo e – ha assicurato – sarà positivo anche il 2004. Sia Tronchetti Provera che Sarmi hanno sottolineato l’importanza della formazione professionale. In Pirelli e alle Poste la media è di 3 giorni all’anno per ogni dipendente. Annunciata anche l’istituzione di osservatori sul fabbisogno formativo, in tutte le camere di commercio italiane.
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