Stretta sui controlli e buon senso: con il nuovo decreto anti Covid si intensifica l'attività di Gendarmeria, Guardia di Rocca e Polizia Civile, in stretto coordinamento. La curva del contagio in forte crescita dentro e fuori territorio, con l'Emilia-Romagna divisa tra zone rosse e arancione scuro e le Marche in arancione, impone infatti misure generali più restrittive allo scopo di diminuire la pressione sulla struttura sanitaria sammarinese.
In Repubblica messe in campo più pattuglie e personale dedicato per esercitare una vigilanza capillare, specialmente nei punti di aggregazione più sensibili, laddove cioè si possano creare maggiormente situazioni di assembramento: dunque, supermercati, locali aperti al pubblico in cui è prevista la somministrazione di alimenti e bevande, parchi e aree verdi, palestre, mercati; un occhio particolare riservato anche al rispetto rigoroso delle norme da parte di estetiste e parrucchieri.
La stessa stretta riguarda anche i controlli stradali, sulla mobilità interna e transfrontaliera, e il rispetto del coprifuoco dalle 22 alle 5. Maggiore attenzione, poi, nei week-end: se prima, ad esempio, era possibile per i cittadini provenienti dai comuni italiani limitrofi pranzare in ristoranti sammarinesi, ora con il nuovo decreto ciò non è permesso. Restrizione che – va da sé - esclude i lavoratori frontalieri in pausa pranzo o comunque coloro che - muniti di autocertificazione - salgono sul Titano per comprovato stato di necessità.
Da decreto, inoltre, proprio per garantire una maggiore presenza delle forze dell'ordine sul territorio, i Comandanti dei tre Corpi, di concerto, possono demandare temporaneamente determinate funzioni di polizia ad appartenenti ai Corpi Militari Volontari. In egual modo, la Protezione Civile ha facoltà di selezionare volontari civili ed eventualmente attingere alle liste dei Lavoratori Socialmente Utili, per mansioni di assistenza in coordinamento con i Corpi di Polizia.
Sul fronte dei divieti nelle abitazioni, è il senso civico a giocare un ruolo fondamentale: “Esclusi controlli che possano far pensare ad uno stato di polizia o violazioni della proprietà privata, ma ammessi solo interventi in situazioni di criticità e comunque non eseguiti in maniera arbitraria”, - aveva già rassicurato ieri il Segretario di Stato agli Interni, Elena Tonnini.