Il generale Agostino Pedone, già comandante del contingente italiano in Bosnia -, ha ricordato il suo ingresso nella città simbolo dei conflitti balcanici: Sarajevo, distrutta dal conflitto. Si è parlato anche di esperienze sul campo – infatti – nella sezione del convegno dedicata all'area al di là dell'Adriatico; come con la testimonianza video del giornalista RAI Franco Di Mare. Il Caporedattore centrale di San Marino RTV – Sergio Barducci – si recò a Sarajevo e a Mostar; “in quegli anni – ha sottolineato – mentre gli aerei partivano da Cervia carichi di bombe; da una parte dell'Adriatico i turisti facevano il bagno, dall'altra si moriva”. “25 anni fa – ha detto Alberto Negri del Sole 24Ore, in collegamento telefonico - i demoni del nazionalismo distrussero lo Stato più multietnico d'Europa”. Secondo il caporedattore di Radio Capodistria – Stefano Lusa – a gettare benzina sul fuoco, furono anche i media dei Paesi coinvolti nel conflitto. Ma secondo Michele Chiaruzzi – esperto in relazioni internazionali -, gravi responsabilità, nella copertura mediatica dei conflitti, a partire da quelli nella ex-Jugoslavia, sono imputabili anche alla stampa occidentale. Ad aprire questa sezione del Convegno il segretario di Stato Valentini, che ha ricordato l'attività di San Marino – specie in sede di Consiglio d'Europa – nella promozione del dialogo e della tolleranza, anche nell'area balcanica
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