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Emanuele Rossini, Presidente Anis: "Per il 2025 non ci sono segnali di grande ripresa"

"Soddisfatto della legge sviluppo, per l'ampliamento del plafond del credito agevolato. Le imprese avrebbero bisogno di calmierare le tariffe energetiche e ci piacerebbe l'introduzione della detassazione degli straordinari".

di Luca Salvatori
15 gen 2025
Nel video l'ìintervista
Nel video l'ìintervista

Abbiamo chiesto al Presidente degli industriali Emanuele Rossini quali sono le attese, nell'anno appena cominciato, per il settore manifatturiero che è a San Marino è la voce più importante del Pil, con un'incidenza superiore al 35%.

Presidente Rossini, quali le previsioni per il 2025 per il settore manifatturiero sammarinese? Peserà il rallentamento o la stagnazione di economie come la Germania, alle prese come l'Italia, con la crisi dell'automotive?

“Non ci sono segnali di grande risveglio per l'economia nel 2025. Potrà essere un anno simile al 2024, anche se ci sono settori che possono risentire di più dell'automotive, rispetto ad altri che invece non ne risentono. Ad oggi, non ci sono segnali di grande ripresa”. 

E' in discussione la legge sviluppo. E' soddisfatto delle misure previste?

“Per il momento, sì. Abbiamo notato che verrà ampliato il plafond sul credito agevolato per le imprese e questo ci soddisfa. Non abbiamo visto norme sulle tariffe energetiche, che sono molto elevate. Le imprese avrebbero bisogno di calmierarle. Abbiamo chiesto anche la detassazione degli straordinari. Ci piacerebbe venisse introdotta, ma non mi pare che sia prevista”.

Gli industriali sammarinesi sostengono apertamente l'accordo di associazione con l'Ue. Che effetti concreti si attende con la firma e la ratifica?

“Intanto auspichiamo che la firma avvenga nei prossimi mesi così come annunciato dal Segretario Beccari. Le imprese si attendono regole più semplici per approcciare i mercati europei, cosa che già facciamo. Pensiamo poi di venire percepiti dai futuri investitori in Repubblica, in misura migliore rispetto ad oggi”.





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